(467) Menomale

Tutto attaccato, sì, non è un errore, è un modo d’essere. Menomale è quell’espressione di sollievo che scaturisce da un fatto spiacevole. Non lo dici per le cose belle che ti accadono, ma per la cosa che salva il brutto per un pelo. Ti viene proprio dal cuore, è naturale, è liberatorio, è consolatorio.

Menomale funziona quasi come il “perfortuna”, solo che è più onesto, non è frutto di un calcolo d’interesse, è proprio il pesetto che metti sul bilancino che rimette leggermente in pari le cose.

Menomale che ho fatto in tempo a rincasare prima che la casa mi andasse totalmente a fuoco. Capito? La casa comunque è andata un po’ a fuoco, ma non totalmente. Il male c’è ma è meno, ovvero: menomale.

Ora, per chi non bazzica troppo volentieri le parole è una cosa da nulla, ma con l’andare del tempo il mio menomale-pensiero si è andato fortificando e ha svolto un ruolo fondamentale nella gestione della mia sopravvivenza. Il segreto sta nell’individuare lo scenario peggiore per quella data situazione è portarlo come confronto ultimo: menomale che cadendo dalla bici, a velocità piena, in discesa sui tornanti, ho sterzato a destra anziché sinistra perché altrimenti volavo giù dal dirupo!

Hai il naso sfasciato, un braccio rotto, la bici è diventata un cumulo di briciole d’acciaio, ma… non ti sei sfracellato precipitando là sotto. Fortuna? Ehmmmm, no. Perché se avessi avuto veramente fortuna non ti saresti rotto il braccio e sfasciato la faccia, saresti finito sull’erba e non sul muretto, la fortuna è sfacciata, mica gioca di fino. No, il menomale denota una prontezza di riflessi, una presenza, un’agilità che nessun’altro se non tu stesso avresti potuto avere in quel maledetto frangente. I tuoi nervi saldi, la tua esperienza, tu: questo è il menomale.

Il menomale toglie potere alla fortuna, così come alla sfortuna, per riporlo nelle nostre mani e renderlo valore aggiunto del kit di sopravvivenza di cui la vita ci impone l’acquisto. Ci fa prendere in carico il fatto che anche nella sfiga più nera, se guardi meglio la situazione, trovi un angolo dove un menomale ti aspetta. Non devi far altro che prenderlo velocemente e farne uso.

Menomale che l’ho scritto, avrei anche potuto dimenticarlo e mi sarei fatta un torto perché questo è uno di quei consigli che mi darei quando sbattere la testa al muro sembra l’unica soluzione.

Un menomale non è per sempre, ma solleva sempre, proprio sempre. E menomale!

 

 

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